Il mio approccio

Come lavoreremo insieme

Sentirsi al sicuro in una relazione di aiuto

Rivolgersi ad uno psicologo, soprattutto se si tratta della prima volta, è una decisione che necessita di un tempo di maturazione, spesso accompagnata da aspettative e, per alcuni, anche dal timore all’idea di raccontarsi.

Per porre le basi di una relazione di aiuto che promuova sicurezza e fiducia, credo sia utile presentare con chiarezza le intenzioni e i principi che mi muovono e ai quali mi attengo nel mio intervento. Principi che si esplicano nella relazione ma anche nel processo di pianificazione che definisce i passi dell’intervento terapeutico.

Mi riferisco ai principi di base dell’Analisi Transazionale postulati da Stewart e Joines: l’uomo; la vita; gli obiettivi del cambiamento.

  • A ciascuno è riconosciuto il proprio valore
    Ogni persona dotata di valore e dignità. L’incontro tra due persone avviene quando ciascuno accetta se stesso e accetta l’altro, quando due persone si pongono sullo stesso livello.
  • Ciascun individuo ha la capacità di pensare e di assumersi la responsabilità della propria vita
    Ognuno decide il proprio destino, e queste decisioni possono cambiare. I modelli di comportamento e le strategie che utilizziamo per affrontare le situazioni oggi, hanno origine nel nostro passato e nella nostra storia infantile. Questo però, non ci impedisce di prendere decisioni nuove, di cambiare la nostra visione delle cose per permetterci di adattarci in modo più adeguato al nostro presente.

Da questi assunti derivano due principi che seguo nella mia pratica clinica:

  • La formulazione del contratto terapeutico
    Si stabilisce insieme e con chiarezza in quale modo paziente e terapeuta si suddividono la responsabilità e i compiti riguardo al processo di cambiamento. Il paziente si impegna a lavorare per favorire il proprio cambiamento e il terapeuta si impegna al meglio delle proprie capacità professionali per sostenere questo obiettivo. Il piano funziona come una mappa che aiuta a non perdersi ma che lascia anche spazi di flessibilità e di ripensamento della rotta.
  • La comunicazione aperta
    Si riconosce l’importanza che il paziente e il terapeuta posseggano e condividano le stesse informazioni riguardo a ciò che sta accadendo nel percorso terapeutico. Questo comporta, ad esempio, la costruzione di un linguaggio comune per leggere i processi e i meccanismi che mantengono in atto comportamenti e strategie fonte di malessere e sofferenza.

In Psicologia della Salute questo principio prende il nome di principio di coerenza. Il paziente che riceve strumenti e spiegazioni valide ai fini del suo percorso terapeutico, sarà maggiormente motivato a proseguirlo.

Nella pratica

Il lavoro terapeutico si articolerà in due fasi:

1. Approfondire la relazione

Solitamente dedico a questa fase 4 o 5 sedute iniziali, utili a raccogliere informazioni rispetto al problema o allo stato di sofferenza. In questa fase è utile, ad esempio, conoscere le circostanze e i comportamenti che accompagnano ciò di cui si lamenta la persona e le condizioni che contribuiscono a mantenere il problema o lo stato di malessere.
Una parte importante di questa fase del percorso è dedicata alla raccolta delle informazioni anamnestiche che aiutano a conoscere la storia personale, la storia di attaccamento, la storia relazionale attuale oltre che la vita sociale e lavorativa del paziente.

Un altro passaggio importante è quello di conoscere gli obiettivi che la persona intende raggiungere attraverso il percorso psicologico poiché questo aiuta a definire gli obiettivi di cambiamento e permette di collaborare per definire il contratto terapeutico.

2. Individuare il percorso

L’analisi di quanto emerso nella prima fase del percorso, mi aiuta nella formulazione di un piano di trattamento che definisca con ordine e chiarezza gli obiettivi da raggiungere, in quale ordine di precedenza, con quali strategie e con quali tecniche.

La durata dell’intervento in questa seconda fase sarà oggetto di una riflessione condivisa che ci porterà a fare delle ipotesi in merito ai tempi necessari.

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Sento utile aggiungere alcune parole che definiscano la psicoterapia rispetto all’utilità dei modelli teorici e del bagaglio di strategie e tecniche.
La psicoterapia fa riferimento a conoscenze teoriche che permettono una comprensione del funzionamento dell’essere umano e dispone di conoscenze pratiche e di strumenti tecnici utili per predisporre un piano di intervento che favorisca un percorso di cambiamento per l’individuo.
Offrire attraverso il mio lavoro più modelli teorici, mi aiuta a comprendere in profondità la persona che ho davanti e il suo funzionamento psicologico, così da personalizzare il piano di trattamento sulla base delle sue peculiarità.