Il termine Mindfulness è stato definito da Jon Kabat-Zinn come:
“prestare attenzione in un modo particolare, consapevole, al momento presente senza giudicare”
Kabat-Zinn è stato lo sviluppatore originale e il leader del programma di riduzione dello stress basato sulla consapevolezza (MBSR) presso la University of Massachusetts Medical School.
Il mangiare consapevole (Mindful Eating) cioè il prestare attenzione al nostro cibo, consapevolmente, attimo dopo attimo senza giudizio, è un approccio al cibo che si concentra sulla consapevolezza sensoriale della persona nei confronti del cibo.
Questo approccio ha poco a che fare con calorie, carboidrati, grassi o proteine. Lo scopo di un’alimentazione consapevole non è perdere peso, anche se è molto probabile che coloro che adottano questo stile di alimentazione perderanno peso.
L’intenzione è aiutare le persone ad assaporare il momento e il cibo e incoraggiare la loro piena presenza e partecipazione all’esperienza del mangiare.
Le diete tendono a concentrarsi sulle regole dell’alimentazione, ad esempio cosa e quanto mangiare, aspettandosi dei risultati specifici come la perdita di peso o la risoluzione di determinati problemi di salute come il diabete, la cardiopatia ecc ecc.
Il successo di una dieta è per questo motivo determinato dalla risposta che offre in termini di peso o di variazione di parametri fisiologici.
I numerosi dati disponibili, però, ci informano che molto spesso, è difficile mantenere i risultati ottenuti attraverso un regime alimentare sul lungo periodo e che seguire una dieta può risultare faticoso e ulteriormente stressante per l’individuo.
La Mindful Eating, invece, si concentra sul concetto di consapevolezza, ovvero un comportamento orientato al processo, piuttosto che al risultato. Si basa sull’esperienza individuale del momento.
L’individuo si concentra sull’apprezzamento dell’esperienza del cibo e non si preoccupa di limitarne l’assunzione.
La persona che mangia sceglie cosa e quanto consumare. Non è un caso che, all’interno di un approccio consapevole, le scelte della persona spesso consistano nel mangiare di meno, assaporare il cibo di più e selezionare cibi coerenti con i benefici per la salute auspicati.
La Mindful Eating può aiutare a migliorare il comportamento alimentare, sostenendo la costruzione di uno stile di vita diverso che invita all’attenzione e alla consapevolezza, rinforzando la capacità di tollerare stati affettivi o sensazioni che creano disagio.
Il protocollo MB-EAT (Mindfulness Based-Eating Awereness Training) costituisce un efficace strumento di psicoeducazione alimentare e di riabilitazione del comportamento alimentare.
Si può proporre a pazienti che presentano comportamenti disfunzionali come ad esempio alimentazione selettiva, fame emotiva, sovra-alimentazione o scarsa consapevolezza alimentare.
Il protocollo prevede 9 incontri settimanali della durata di 1 ora.